Ogni anno molti bimbi annegano in pochi centimetri d’acqua
Le Piscine portatili: possono essere molto pericolose per i più piccoli.
In estate negli Stati Uniti ogni 5 giorni un bambino affoga o rischia di annegare in una piscinetta portatile nel giardino di casa: lo rivela una ricerca Americana.
Queste piccole piscine, economiche e facili da montare, siano in realtà molto più pericolose di quanto suppongano i genitori.
Anche in Italia purtroppo le cronache estive registrano questi nefasti incidenti ad esempio:
Cremona, bimbo di 23 mesi
affoga in piscina gonfiabile.
E’ successo ieri nel prato dietro casa: il piccolo ha cercato di
scavalcare ed entrare nella vasca, ma è caduto ed è annegato.
link articolo:http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/cronaca/bambino-affogato/bambino-affogato/bambino-affogato.html
Bambino annega in piscina a Roma domenica analoga tragedia in Sabina
Ancora oscura la dinamica dell’incidente. Mercoledì a Passo Corese i funerali dell’altra piccola vittima
. Stava giocando con i due fratellini più grandi a pochi metri dai genitori in una piscina prefabbricata, quando all’improvviso è scivolato in acqua vicino alla scaletta.
link articolo: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_luglio_28/bimbo-annega-piscina-roma-1703475449946.shtml
Bimbo annega nella piscina di casa
Era sfuggito al controllo dei genitori. Aveva 2 anni
link articolo: http://www.corriere.it/cronache/10_luglio_18/bimbo_annegato_vibo_e42ddf8e-9293-11df-929c-00144f02aabe.shtml
Catania, bimbo annegato nell’asilo
Cinque indagati per omicidio
link articolo:http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/cronaca/catania-annega/indagati/indagati.html
Nel 94 per cento dei casi le vittime hanno meno di 5 anni, in maggioranza si tratta di maschietti (56 per cento) e quasi sempre la piscinetta è montata nel giardino di casa propria (73 per cento).
Queste piscine sono di solito piccole, poco costose, facili da montare e così i genitori non pensano ai pericoli potenziali che nascondono. Bastano pochi minuti e pochissima acqua perché un bimbo piccolo affoghi.
E’ necessaria la sorveglianza degli adulti, che è molto ma non è tutto:
nel 40 per cento dei casi un genitore era nei paraggi quando il piccolo è finito sott’acqua;
nel 18 per cento dei casi perché accadesse il peggio è bastata una piccola distrazione come rispondere al telefono, parlare coi vicini, mettersi a fare qualche piccola faccenda domestica.
In sostanza, quando un bambino è nell’acqua non bisogna togliergli gli occhi di dosso e metterlo nelle condizioni di rinfrescarsi e fare un bagno nel modo più sicuro possibile.
E se nel giardino di casa c’è una piscina bisogna gestirla con: coperture di sicurezza, scalette rimovibili o bloccabili con lucchetti, recinzioni e allarmi che indichino che qualcuno è caduto in acqua.
Purtroppo questi strumenti spesso non esistono o sono troppo cari. Di conseguenza nessuno li usa, esponendo a grossi rischi i bambini.
fonte: un amico di facebook che ringraziamo per l’articolo.
Sinceramente e’ la prima volta che sento trattare quest’argomenti pero voglio aggiungere che di pericoli domestici ce ne sono davvero un infinita forse per questo bisognerebbe fate un discorso piu generico,la distrazione e’ sempre la protagonista principale purtroppo!!
Questo tipo di pericolo domestico è sicuramente affine alla nostra professione. Condividiamo le nostre conoscenze. L’informazione è la prima fonte di prevenzione.