L’amico aveva dato l’allarme ai Bagnini ma non è stato creduto.
Un ragazzino di 13 anni è morto per annegamento sulla spiaggia di Marina di Carrara. E’ rimasto sott’acqua in mare per quasi un’ora prima che venisse trovato. Quindi è stato portato in ospedale in arresto cardiaco. Il decesso è stato dichiarato intorno alle 19 al pronto soccorso di Carrara, fra lo strazio dei genitori, dei congiunti, e del suo allenatore, Pierluigi Poli.
Il ragazzino di 13 anni, Aliou Mbegue, giovane calciatore del San Marco Avenza, era entrato in acqua con un amichetto di 13 anni, Francesco. Dopo circa mezz’ora Francesco è uscito dicendo che non vedeva più Aliou. Ma – come nelle ore successive è stato chiaro – le sue parole non sono state credute da alcuni bagnini, e i soccorsi sono partiti in ritardo e senza alcuna organizzazione.
Amici e bagnanti ci hanno comunque provato con una catena umana e alla fine il ragazzino è stato ritrovato riverso in acqua, in arresto cardiaco. A quel punto è stato trasportato al pronto soccorso, dove purtroppo poco più tardi è morto.
L’amico Francesco insiste: “Non sono stato creduto”. E che i soccorsi non abbiano funzionato sono in tanti a denunciarlo, come dalle testimonianze raccolte dal Tirreno e come in molti hanno scritto nei loro post sotto questo articolo rispetto a una prima versione delle informazioni più frammenarie. Ora anche il padre chiede che sia fatta giustizia, che si capisca il perché dei ritardi nei soccorsi.
Aliou Mbegue avrebbe compiuto 13 anni il prossimo 21 ottobre. Giocava nella squadra Esordienti 1998 del San Marco Avenza. Proprio ieri sera, al torneo di Poggioletto, la sua squadra aveva vinto il torneo battendo in finale il Colli di Luni per 5-4 dopo i rigori.
Tanti i commenti non tanto felici nei confronti dei Bagnini incapaci a dir loro di salvare questa vittima innocente.
LifeGuard Italia si unisce al dolore della famiglia e dei cari e spera che cose così non succedano più.
Crediamo anche che per il futuro ci debba essere una riforma atta a rivalutare e incrementare la nostra professionalità.
Potrebbe essere il caso della classica fiaba al lupo al lupo!!in questo lavoro pero bisogna crederci ogni volta!
ne siamo convinti! Non si può lasciare nulla al caso.
tutta colpa della scarsa professionalita che gira in questo lavoro. CI sono professionisti seri ma anche tanti cialtroni sia come bagnini sia come datori di lavoro di bagnini soprattutto albergatori e boss di stabilimenti. Io all’inizio ho lavorato in hotel e stabilimenti e mi sono trovato malissimo perche il mare praticamente non lo guardavo mai, sempre il leccaculo di questo o quello o lo zerbino di qui o di la, mi rendevo conto che se qualcuno affogava col cavolo che lo vedevo. Poi mi sono rotto i cosiddetti e mi sono messo a fare vero bagnino di torretta in un raro posto a rischio per i bagnanti dove il bagnino serve a salvare vite umane punto e basta e lo fa in maniera professionale io e i miei colleghi. Detto questo che da quelle parti facciano tutti un esame di coscienza, non solo i bagnini responsabili di quanto accaduto ma anche gestori, proprietari, e gente perche anche gli italiani diciamolo, hanno piu costa di qualunque altro paese europeo e tra l’altro soprattutto costa tranquillissima come una piscina per la balneazione pero manca totalmente la cultura della balneazione come conoscenza del mare, delle correnti di tutto insommma
La coscienza porta alla consapevolezza di una così particolare professione,la nostra. Ci piace il tuo commento!!! Vorremo che gente come te ci scrivesse le sue riflessioni tutti i giorni e magari spendesse un pò del suo tempo per raccontare agli altri le propri esperienze e riflessioni. Dobbiamo riuscire a svegliare le coscienze di tutti i lifeguards italiani.
Ciao Giuseppe L.G.I.
salve, concordo in pieno con Giuseppe, nel nostro lavoro ci vuole professionalità..Io faccio la bagnina in piscina ed ho dei colleghi veramente incompetenti che pensano a fare tutto tranne quello che devono fare veramente…la scorsa settimana è caduto un bambino di 3 anni in piscina e stava affogando e il “bagnino” non se n’è accorto perchè leggeva il giornale e si è dovuta tuffare la mamma che per fortuna l’ha visto…questa è la professionalità dei bagnini?? Fare il bagnino/a non deve essere il lavoretto che faccio l’estate per guadagnare qualcosa e non mi importa niente, prendo il sole e faccio il galletto con le ragazze e mi pagano anche,penso che,quando si indossa quella maglia rossa bisogna avere la testa veramente sulle spalle e pensare che siamo la salvezza di molte persone che affidano la loro vita a noi e dobbiamo essere professionali e sopratutto preparati…Simona
Il bagnino, questo sconosciuto. Irregolarità in 17 lidi
Attività di controllo e prevenzione della guardia costiera sul litorale salentino. In alcuni casi l’assistente non era stato ancora assunto, in altri non era al suo posto. Multe da oltre mille euro
Sempre la solita storia ,assunti da bagnini , per poi farti lavare i cessi, portare i lettini, i drink , è se capiata il dramma ? Be crepi te , è l’infortunato ,che schifo ;(
Fonte ;
http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=28009
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