Carissimi amici di Lifeguard Italia Sono Marco sono italianissimo e da piu’ di 10 anni vivo in Scozia.
E’ un po di tempo che leggo gli articoli di questa splendida pagina.
Dopo le tragiche notizie lette in questi giorni mi sono deciso a dare il mio contributo con la speranza che possa essere di aiuto.
Premetto che l’acqua è sempre stata la mia passione da sempre; mi sono impegnato molto in questo settore infatti:
Sono un full swimming instructor
per la:www.sta.co.uk posso fare corsi per formare istruttori di nuoto e sono anche Trainer Assessor(TA) per la rlss(royal life saving society) www.lifesavers.org.uk/ (la cosa più interessante per il nostro settore).
Assessor(TA) non e’ una “parolaccia”significa che sono uno dei formatori di lifeguards per il territorio britannico ; la piscina dove lavoro e’ un “training center” riconosciuto, dove i lifeguards si formano e cosa ancora più importante, mantengono la loro condizione fisica e svolgono il loro aggiornamento professionale continuo.
Questi aggiornamenti “training record” sono indispensabili per il lifeguard e vanno dalle tecniche di salvamento, a quelle di primo soccorso, passando dalle leggi e regolamenti del nostro settore fino a come fare un imbarellamento in acqua.
Praticamente se non mostri i tuoi “training record”(almeno 2 ore al mese registrate) non ti assume nessuno.
Da noi e’ impensabile aver preso il brevetto da 20 anni senza che nessuno ti controlli, valuti la tua forma fisica o se ti sei tenuto aggiornato.
magari qualche bagnino non è in forma come “Mario”.
‘’Come puoi ricordarti come si fa un massaggio cardico ad un adulto o un bambino dopo 20 anni? “
E’ appena finito un corso che ho tenuto per 8 candidati, 2 ragazze di loro andranno a lavorare tranquillamente sulle spiagge americane ed australiane (senza dover fare strane conversioni come avviene in Italia) visto che i certificati che rilasciamo sono riconosciuti dalla www.ilsf.org .
Credo che un Lifeguard per l’importanza dell’attività che svolge debba essere molto, molto ben preparato e aggiornato, in qualsiasi parte d’Europa esso lavori.
Mi farebbe molto piacere scambiare un po’ di idee con voi visto che l’estate e’ iniziata.
Buon Lavoro
Buon giorno sono un Maestro di Salvamento della F.I.N. ho potuto constatare che durante i miei sopralluoghi in diversi lidi di tutta la penisola E SPECIALMENTE sul litorale toscano, il personale impiegato si è sempre dimostrato all’altezza della situazione pur non sempre con mezzi adeguati e moderni, ma compensando tutto ciò con la loro preparazione e professionalità, e quindi che parlino pure i soggetti che ci vedono al sole a prendere la tintarella…… ma sappiano che il nostro lavoro è professionale tanto da garantire l’incolumità di tutti i bagnanti…. “”siamo umani anche noi “” scusateci se talvolta rischiando la nostra vita non riusciamo a salvare la vita a qualcuno.
Non posso che incoraggiare tutti i colleghi Assistenti bagnanti nel proseguire con il solito impegno profuso fino a oggi.
Con affetto e simpatia…e rispetto
Roberto Carpi F.I.N. Lombardia
Ciao Marco,
mi chiamo Lorenzo e da circa 10 anni anch’io sono un assistente bagnanti. Ho letto questo tuo bell’articolo e dato che sono molto interessato ai paesi anglosassoni mi sarebbe piaciuto tanto lavorare in Inghilterra. Qualche anno fa presi dei contatti con varie piscine ma nessuno mi ha mai assunto perché mi dicevano che il mio brevetto FIN(M.I.P)negli UK non è valido ma ce ne vuole un altro tipo (credo proprio che fosse l’RLSS). Invece a me in Italia il fiduciario della mia zona mi aveva stragiurato che il brevetto FIN è valido sicuramente in tutta europa ma anche in tutto il mondo.
A questo punto vorrei chiedere anche a te come posso e/o devo fare per poter avere qualche speranza di poter lavorare in qualche spiaggia o piscina del Regno Unito.
Grazie infinite e in bocca al lupo per il tuo lavoro.
Marco, grazie per il tuo interessante scritto.
Pure io, come il collega Lorenzo, mi sono trovata nella stessa identica situazione.
E’ anche un mio desiderio poter lavorare nel Regno Unito,
come swimmingpool lifeguard, ma nessuno fino ad oggi ha tenuto in considerazione il mio brevetto e la mia esperienza di lavoro rispondendomi positivamente.
Anche a me era stato detto dalla FIN che il mio brevetto è riconosciuto in vari paesi del mondo, membri dell’ILS, ma a quanto pare non è così facile ottenere impiego o risposte alle domande di assunzione.
Io ho preso il brevetto (P) per lavorare nelle piscine nell’anno 2003
e spero prima o poi di poter svolgere il mio lavoro in un paese di lingua inglese per svariati motivi.
Se hai qualche buon consiglio per chi, come me e Lorenzo, vuole intraprendere questa strada te ne sarei grata.
Tu dici che sei un formatore di lifeguards per il territorio britannico.
sai se in Italia c’è qualcuno a cui rivolgersi per poter ottenere i requisiti necessari?
Concordo pienamente con tutto quello che hai scritto,
un saluto.
Sara Berto
Ciao Lorenzo
Ho dimenticato di aggiungere nel mio articolo che la rlss rilascia due brevetti distinti e separati.
Uno e’ il nplq(national pool lifeguard qualification)(brevetto per piscina) e nblq(national beach lifeguard qualification) (brevetto per mare).
In italia per avere il secondo basta una prova a remi.
La preparazione ed il programma sono completamente diversi cosi’ come l’abilita’ del nuoto.
Chi lavora in piscina e’ piu’ reattivo lavora di squadra sa come fare un cpr(Cardio Pulmonary Resuscitation) ad un adulto ad un bambino,piu’ il cpr con due lifaguard con poket mask,oltre al cpr ad un sospetto di lesione alla collona vertebrale,ed vice grip la tecnica per girare faccia in su’ un in acqua alta un sospetto con lesione alla spina dorsale e cosa piu’ importante l’uso della spinal board.La prova di nuoto e’ piu’ sprint.
il beach lifeguard e’ un nuotatore che conosce il mare o i laghi(Loch Ness per intederci) deve dimostrare di conoscere le maree il problema dell’ipotermia(siamo in pieno mare del nord) la prova di nuoto si fa a mare(senza muta),devi dimostrare di saper nuotare 400 mt in mare aperto(questo e’ solo il test di ingresso!!!!).
il brevetto piu’ richiesto e’ quello in piscina,conosco persone adulte e sposate che di mestiere sono lifeguard(in parte io ne sono un esempio).
In open water anche qui e’ un lavoro stagionale di solito i beach lifeguard vengono selezionati dai club di nuoto(per buttarti in questi mari devi avere le palle..).
Quindi Lorenzo devi decidere se ti vuoi specializzare in piscina o in acque aperte,io avevo in questo corso un ragazzo polacco e adesso e’ qualificato l’anno scorso una ragazza polacca ed un bulgaro(nazionale di pallanuoto) ed adesso lavorano senza problemi in Scozia.
grazie per la tua lettera scusami se mi son allungato ma forse in questo la fin deve fare chiarezza.
marco
Ciao Roberto. Sicuramente la maggior parte degli a.b. è come dici tu, ma ci viene da PENSARE se veramente è un buon metodo quello di pagare un bollettino e presentare un certificato medico per poter rinnovare un brevetto e poter continuare ad esercitare magari anche per 20 anni la professione sulla fiducia.
ciao marco…sei su facebook? volevo contattarti!!grazie!!
qualsiasi cosa continua quì la conversazione che potrebbe essere utile anche ad altri.
Non credi?
Ciao Andrea,
Sono a tua completa disposizione ma preferisco parlare pubblicamente su questa pagina.
Marco
Sono Giovanni Ghersina Delegato Regionale della F.I.S.A. Non faccio polemica, ma ogni tre anni fare degli aggiornamenti è una pagliacciata. Non mi nascondo e dico che io, nella mia ragione, impongo e ribadisco IMPONGO aggiornamenti di B.L.S.-D e nuoto ogni sei mesi. Ritengo che nuotare e fare B.L.S.-D sia una cosa che un professionista degno di questo nome dovrebbe fare ogni settimana. Inoltre cerchiamo di simulare il più possibile anche in acque libere con il nostro nucleo operativo. Per capire di che parlo: http://www.fisafvg.it