Bagnini e torrette problemi irrisolti,
Mi associo, pienamente a ciò che sostiene il signor Meucci e lo ringrazio per il tempestivo intervento a favore di una categoria (gli assistenti bagnanti e i bagnini) attori fondamentali per la sicurezza in acqua ma purtroppo bistrattati, mai considerati per quello che realmente svolgono il soccorso nell’emergenza.
Vorrei fare alcune considerazioni sull’importanza del loro lavoro, se un valore dovuto a una qualunque causa determina una perdita di coscienza ad una persona in acqua, questa affonderà e in 4/6 minuti andrà in anossia celebrale che causerà, nella maggioranza dei casi, un coma irreversibile, solo un assistente bagnanti, costantemente presente ed attento, potrà intervenire e questo sarà possibile solo se la distanza tra torrette non superi gli 80 mt e se l’assistente può svolgere il proprio lavoro senza “altre mansioni o compiti… prescrizione riportata sull’ordinanza delle capitanerie di porto.
Purtroppo la realtà non è così, in molti tratti di arenile, le torrette sono distanziate di ben oltre gli 80 mt, la distanza tra loro può arrivare a 200 e addirittura 400 mt, rendendo vano l’aiuto reciproco, tra soccorritori, fondamentale ai fini di un soccorso efficace e mettendo in pericolo gli stessi operatori e dando ai bagnanti l’illusione di un soccorso efficente.
Andrea Cecconi Maestro di salvamento CANOTTIERI SOLVAY Le dieci regole per un bagno sicuro
Quest’anno, sulla nostra costa, sono stati svolti corsi di elevato livello tecnico dal dottor Riccardo Ristori (medico 118 e Pronto Soccorso specializzato in tecniche di salvataggio in acqua).
Sia la cooperativa Mare Sicuro di Castagneto Carducci che la Cooperativa Acqua di Cecina hanno proposto ai loro bagnini un retraining su tecniche di salvataggio in acqua, primo soccorso e defibrillazione precoce. Recentemente, grazie all’impegno ed allo spirito di rinnovamento dei consiglieri del Circolo Canottieri di Rosignano Solvay, che hanno acquistato un defibrillatore semiautomatico, anche i bagnini dello stesso circolo hanno partecipato ad un corso analogo.
Affinché il bagno in acqua sia sicuro, anche il bagnante deve essere istruito al rispetto delle “10 regole d’oro”: 1) Se non sai nuotare non avventurarti in acque con profondità maggiore del livello del tuo addome;
2) non entrare in acqua se hai mangiato da poco, soprattutto se l’acqua è molto fredda;
3) non continuare a nuotare quando sei stanco; girati sul dorso e vai verso terra; non esitare a chiedere aiuto se ne hai bisogno;
4) Cerca di nuotare sempre in coppia e mai da solo;
5) Evita l’esposizione al sole durante le ore più calde, idratata la pelle e l’organismo;
6) Non entrare velocemente in acqua dopo una prolungata esposizione al sole, lo sbalzo termico potrebbe essere pericoloso;
7) Evita di tuffarti in luoghi sconosciuti – il fondale può rivelarsi molto pericoloso;
8) Non entrare in acqua se c’è bandiera rossa; indica un sicuro pericolo;
9) Quando inizi a percepire il freddo in acqua, esci;
10) Non raccogliere siringhe o oggetti taglienti che trovi sulla spiaggia; segnalalo all’assistente bagnanti Circolo Canottieri Solvay
fonte: http://iltirreno.gelocal.it/cecina/cronaca/2011/07/03/news/cecconi-4550288
Buon Giorno, mi presento, mi chiamo Alex, sono uno Specialista dell’Emergenza Extra Ospedaliera, insegno da anni l’utilizzo dei presidi medici dediti ai soccorsi extra ospedalieri, in tutti gli ambienti (acquatico, terrestre, aereo e ipogeo), per una azienda americana che lavora in 160 sedi al mondo.
Volevo proporvi un’iniziativa FORMATIVA dedicata alle figure professionali in ambito acquatico, inerente alla gestione paziente in ambito acquatico.
L’obbiettivo di queste sessioni FORMATIVE, sono la preparazione specialistica di personale che intraprende la stagione balneare o la vita lavorativa a contatto diretto con l’ambiente acquatico aumentando la loro conoscenza culturale sulle esigenze al paziente.
Nel caso foste interessati, sono a piena disposizione per avere un contatto anche telefonico e parlarne, nel caso vi contatterò senza nessun problema.
In 8 anni ho realizzato innumerevoli consulenze a personale professionista, come organizzazioni private di salvamento, personale di guardia costiera, protezione civile, vvf, e personale sanitario che nel periodo estivo ruota sui mezzi di Croce Rossa sui laghi del nord.
Rimango a disposizione per qualsiasi “dubbio o perplessità” in merito.
Cordiali Saluti
Alex Stecchezzini
(di seguito ho inserito il programma con i contenuti)
Corso Avanzato per personale Laico inerente al Primo Soccorso Acquatico
Il corso di Formazione per esecutori sulle tecniche di recupero e soccorso in acqua, con defibrillazione precoce (IRC) e assistenza al paziente traumatizzato è un corso che conclude quella che è la “formazione” di base di un bagnino di salvataggio.
Racchiude tutte le esigenze di un paziente tipo in acque chiuse o in ambiente marino, con l’unico scopo di rendere la figura di “bagnino di salvataggio” una figura completa e professionale fino all’arrivo dei soccorsi.
Aperto a tutte le figure professionali che per hobby, lavoro o passione frequentano l’ambiente acquatico, garantisce un iter formativo unico nel suo genere, dove anche figure non sanitarie, possono agire in sicurezza su un probabile paziente traumatizzato, riconoscendo la dinamica e muovendosi di conseguenza: BAGNINI DI SALVATAGGIO – ASSISTENTI BAGNANTI – PROPRIETARI DI CENTRI BALNEARI RESPONSABILI DELLA SICUREZZA Dlg.81/08.
Il corso è stato studiato e sarà gestito da personale qualificato, secondo le linee guida I.L.C.O.R., AMERICAN HEART ASSOCIATION, NATIONAL POLLAND WATER COUNCIL, AMERICAN COLLEGE SURGEON.
Dettagli:
Per chi ha già abilitazioni IRC
Teoria: 4 ore
Pratica: 5 ore
Per chi non ha abilitazioni IRC: e richiede la certificazione, sono richieste 8 ore in più.
Abbigliamento comodo
Fotocopia di: certificato di buona salute e brevetto di salvamento, certificato BLS o BLS-D “se si è certificati”.
Conoscenze NATATORIE OBBLIGATORIE di base sul soccorso acquatico.
La valenza del corso è su tutto il territorio in abbinamento al brevetto delle società di salvamento.
Ore 8.30 Registrazione
Introduzione, Finalità del corso
Il trauma in acqua
Evidenze di eventuali traumi in ambito acquatico con specifiche di fisiologia del Rachide Rervicale
L’annegamento in età Pediatrica
Riconoscere il “gaspin” o “respiro agonico” e le differenze fisiologiche
Pausa Caffè (5min)
La R.C.P.C. nell’annegato
Ripasso algoritmo BLS (linee guida 2010)
Presidi di protezione da contaminazioni biologiche
Pausa Pranzo (leggera al sacco)
Ore 14.00 Esercitazione pratica
Presidi e tecniche di recupero
– Recupero in acqua a 1 soccorritore
– Recupero in acqua a più soccorritori
– Recupero paziente traumatizzato prono – supinazione in acqua
con Barella spinale galleggiante, Collare Cervicale
– Bay Watch
– Rescue tube (tubo di ellis)
Paziente traumatizzato in ambiente terrestre.
Log-roll, spinale galleggiante, collare cervicale.
– Prova pratica di BLS (linee guida 2010)
La consulenza verrà tenuta da personale qualificato.
La nostra presenza può essere svolta in Vostra sede senza nessuna difficoltà.
Per qualsiasi informazione: emtformazione@gmail.com
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cell. x SMS: 3313363659
in caso di mancata risposta verrete richiamati