Un gel astringente al cloruro d’alluminio, ok anche l’acqua di mare ed il bicarbonato.
Ecco come si tratta, nell’immediato, la puntura di una medusa.
Che il più delle volte si risolve in un fastidioso dolore momentaneo destinato a passare presto, ma che non deve essere sottovalutato. Secondo gli esperti di dermatologia sono le cnidocisti, le cellule della medusa, che una volta a contatto con una parte del nostro corpo rilascerebbero all’interno della pelle la sostanza urticante e neurotossica.
Ma che ci crediate o no, forse vi farà anche senso, ma il rimedio più semplice ed alla portata di mano contro le punture di meduse è la sacrosanta pipì.
Sul momento il contesto appare fuori luogo, ma è l’unica regola che si tramanda con regolarità, al di là del pudore.
Per il resto, tanti miti vengo sfatati dalla scienza medica.
Quindi non strofinare la parte colpita (se fosse l’occhio, l’intervento medico è ancora più importante), non usare l’acqua dolce che favorisce la comparsa di neurotossine con danni al sistema nervoso, no anche a ghiaccio od acqua fredda, no pure al grattamento, che agendo sui muscoli attiverebbe la diffusione della sostanza tossica.
Sì,invece, all’acqua di mare e la disinfezione con bicarbonato.
No ad impacchi d’aceto od ammoniaca, no all’impiego di alcool, che potrebbe facilitare l’apertura delle cellule urticanti delle meduse.
Non rimuovere inoltre i frammenti di tentacoli con le pinzette, meglio utilizzare le mani evitando in tal modo lacerazioni dei tessuti con conseguente fuoriuscita delle sostanze dannose.
Sul piano strettamente farmacologico, il rimedio migliore in caso di contatto con i tentacoli è l’applicazione di gel astringente al cloruro d’alluminio.
Si tratta di un composto ad azione rapida antiprurito, in grado poi di bloccare la produzione delle tossine.
In particolare, rappresenta un rimedio anche valido, solo per la cronaca, contro le punture di zanzare.
Ma chi è che si ricorderà, andando al mare pur con il pericolo meduse, di portarsi dietro questo prodotto facilmente reperibile in farmacia?
di Gian Ugo Berti
fonte:http://iltirreno.gelocal.it
Ricordatevi che gli assistenti bagnanti non possono somministrare medicinali.