In principio escluse perché non rispettate dagli ambulanti islamici. «Non andiamo allo sbaraglio, pattuglieremo la spiaggia sempre insieme ai nostri colleghi»
immagine di repertorio
JESOLO. Hostess e steward assieme per dimenticare la brutta figura e voltare pagina. Sono arrivate anche tre donne, Mariachiara Trentin e Angela Casquato, entrambe di 25 anni, Angela Cascella di 44 anni, jesolane, a unirsi ai 45 steward che controlleranno la spiaggia e daranno informazioni ai turisti. Inizialmente la Federconsorzi aveva detto che le donne non sarebbero state impiegate nel servizio di spiaggia, in particolare dopo i contrasti e i problemi vissuti lo scorso anno con commercianti abusivi di religione islamica che mancavano regolarmente di rispetto alle ragazze. Una scivolata che ha scatenato reazioni di sdegno.
Il presidente Cattai ha cercato di chiarire, precisando che le selezioni erano state operate dagli istituti di vigilanza e che le donne sarebbero state in ufficio o al centralino. Poi ha precisato anche sulla spiaggia, ma sempre insieme agli uomini. Ieri mattina le tre donne si sono presentate all’appello con un grande sorriso: «Lavoreremo in coppia con degli uomini e andrà tutto bene. Non abbiamo paura di non essere rispettate da qualcuno e forse è stata fatta eccessiva polemica. Non vediamo alcun problema anche perché le situazioni di pericolo potenzialmente possono accadere a chiunque e ovunque, non solo in spiaggia e con noi coinvolte. Non andiamo allo sbaraglio, abbiamo ricevuto tutte le informazioni che riguardano il nostro lavoro in spiaggia che sarà di pura informazione. Vale la pena ricordare che non andremo da sole, ma assieme a colleghi maschi e per la fase iniziale ci sarà tutto l’affiancamento necessario. Saremo inoltre in constante contatto con l’istituto di vigilanza al quale facciamo affidamento che garantirà il necessario supporto e in casi di particolare necessità sarà pronto ad intervenire».
Il presidente pensa al servizio e archivia le polemiche. «Non deve essere fraintesa la funzione degli steward», precisa Renato Cattai, «che non va a sostituirsi alle forze dell’ordine cui spetta il compito repressivo e con le quali però ci sarà una forte collaborazione. I beach steward informeranno sia i turisti sia gli stessi venditori abusivi cercando di sensibilizzare al corretto comportamento da tenere in spiaggia e quindi cercare di limitare il più possibile il disturbo. Colgo l’occasione per ringraziare il Comune e il comando di polizia locale per l’importante lavoro di contrasto all’abusivismo in spiaggia e per avere appoggiato il progetto Beach Steward».
Il sindaco Valerio Zoggia non dimentica quanto accaduto e fa qualche accenno alle quote rosa tornate in spiaggia: «Ho visto con soddisfazione che tra gli operatori del servizio ci sono anche tre ragazze. Fa piacere il ripensamento rispetto a quella che sembrava una scelta iniziale, poi chiarita dal presidente Cattai. Quindi ora mettiamo da parte le polemiche e diamo il via a questo che, come ha sottolineato anche il comandante della polizia locale, Claudio Vanin, è un servizio utile per fare informazione e prevenzione anche nell’ambito del contrasto all’abusivismo commerciale sull’arenile».
fonte: http://nuovavenezia.gelocal.it