Dramma a Sottomarina. Il piccolo è in condizioni disperate
Madre e padre non erano con lui: era al mare con i fratellini
VENEZIA – «Quando l’ho portato a riva non aveva battito e non respirava, l’ho disteso su un lettino ed ho iniziato a fargli la rianimazione cardio-polmonare. Aveva la bava alla bocca e solo dopo qualche minuto ha iniziato a vomitare e a ripreso a respirare». A raccontare quei concitati momenti è Matteo Maccapan, 22 anni,bagnino di salvataggio della cooperativa Adriatiko, che per primo ha soccorso il bambino di tre anni che ieri ha rischiato di annegare sulla spiaggia di Sottomarina.
Le condizioni del piccolo nella serata di ieri erano disperate, ma se ce la farà lo deve anche a Matteo che ha prestato un primo e fondamentale soccorso. Il piccolo è stato poi portato all’ospedale di Chioggia e da qui, con un elicottero giunto da Treviso, trasportato alla clinica pediatrica “Burlo Garofolo” di Trieste.
Ha bevuto molta acqua e le sue condizioni sono critiche. Il tutto è successo ai Bagni lungomare, in una zona centrale di Sottomarina, all’altezza della torretta 22. «Una signora mi ha chiamato dicendo che c’era un bambino in acqua che stava male – continua Matteo Maccapan – quando sono arrivato la donna teneva il piccolo in braccio. Indossava un costumino rosa ed aveva i capelli lunghi, inizialmente pensavamo fosse una bimba. Si trovava dopo le bandierine, a circa trenta metri dalla riva. L’acqua lì è alta circa un metro, ma potrebbe essere troppo per un bambino così piccolino. Subito mi sono accorto che la situazione era grave e mentre lo rianimavo sono stati chiamati i soccorsi. Quando sono arrivati i medici il bambino respirava». Sul posto oltre al Suem sono giunti anche i carabinieri e la capitaneria di porto.
Il bambino, nato in Italia da genitori marocchini, risiede con la famiglia a Chioggia. Quando è successo l’incidente, ieri attorno alle 17, la mamma e il papà non erano in spiaggia. Il piccolo era al mare assieme ai tre fratellini.
Fonte: http://www.ilgazzettino.it