di BrindisiReport.it » 8 luglio 2012 alle 18:24
BRINDISI – Arriva il maestrale, porta sollievo alla grande calura comandata dall’anticiclone africano, ma anche un sacco di guai su una delle spiagge libere a nord della città capoluogo, e visto che la stessa è sprovvista di bagnini, il salvataggio di ben quattro vite umane è interamente da ascrivere al personale di salvataggio dei vicini Lido Risorgimento e Granchio Rosso. La spiaggia libera in questione è quella dell’ex Lido Poste, frequentata soprattutto da giovani, un tratto di costa sempre al centro di emergenza come quella di oggi pomeriggio. Forse nei programmi estivi bisognerebbe mettere un paio di concerti in meno qualche bagnino per i tratti di costa oggi non sorvegliati.
L’emergenza è scattata attorno alle 14. Mare non particolarmente difficile per chi sa cavarsela col nuoto, non certo per chi invece non ha l’esperienza e la tecnica adatta, oltre che la sicurezza dei propri mezzi. Così la corrente e la risacca hanno finito col mettere in seria difficoltà due ragazzi diciottenni, che sono stati avvistati da Alessio Chionna, 21 anni, bagnino del vicino Lido Risorgimento, il quale non ha esitato un attimo per lanciarsi in mare e dirigersi a grandi bracciate verso i due ragazzi in grave difficoltà
Uno dei giovani aveva perso totalmente l’autocontrollo e in preda al panico stava attuando ciò che è ben descritto nei manuali di salvataggio in mare a proposito del comportamento di chi sta annegando: ha serrato le mani alla gola del bagnino. A dare man forte ad Alessio Chionna è giunto però il collega del Granchio Rosso, Rino Ostuni. Insieme sono riusciti a trascinare sino alla battigia i due ragazzi, aiutandosi nell’ultimo tratto con le ciambelle e le cime di salvataggio.
Sulla spiaggia una equipe del 118 si è occupata di prestare i necessari soccorsi, visitando i due diciottenni tratti in salvo. Particolarmente provato dallo stress fisico per portare a termine il salvataggio, Alessio Chionna è smontato dal servizio sostituito da un altro bagnino. Ed è stato meglio così, perché per quest’ultimo e per Rino Ostuni l’emergenza non era affatto conclusa. Alle 15,30 infatti sempre dalla spiaggia libera dell’ex Lido Poste sono partiti due nuovi allarmi.
Nel primo caso, si trattava di un extracomunitario, nel secondo caso sempre di un giovane brindisino. Lotta dura contro le onde, e altre due persone tratte in salvo per il rotto della cuffia. Ma non può essere sempre così: bisogna trovare una soluzione per la tutela della vita umana lungo le spiagge libere, attraverso una convenzione con una associazione di salvamento. Gli appelli alla prudenza e le ordinanze balneari dell’autorità marittima purtroppo in vari casi vengono ignorati. E quei casi possono trasformarsi in incidenti mortali se nei paraggi non ci sono un Alessio Chionna o un Rino Ostuni pronti ad intervenire.