F.I.N. vuole il monopolio e vieta alla F.I.S.A. e S.N.S. Genova di fare corsi nelle “sue” piscine?

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Forse non tutti sanno che dal 18 gennaio 2010 la F.I.N. ha fatto uscire una circolare indirizzata ai Presidenti dei Comitati regionali FIN, alle scuole nuoto federali, ai Presidenti delle Società Sportive, ai Fiduciari Regionali Provinciali e Locali avente come oggetto “l’insegnamento del salvamento nelle scuole nuoto federali”.

Il nocciolo della questione è, citando testualmente la circolare, “le S.N.F. nell’ambito della loro struttura non dovranno prestarsi all’organizzazione di alcun corso nel settore Salvamento in collaborazione con altre organizzazione”.

Ora per chi non lo sapesse S.N.F. significa Scuole Nuoto Federali.

Io credo che ci si debba far sentire di frontead un tentativo di fare del mercato su una professione che non si occupa di “nuoto per salvamento” ma di SALVAMENTO VERO.

La FIN con questo atto impedisce a tutte le federazioni che fanno salvamento, e non mi riferisco solo alla SNS Genova o FISA ma anche tutte le scuole sub che fanno salvamento, quali PADI o CMAS, di operare e formare persone!

Interessa più il denaro che la sicurezza!?

Fortunatamente ci sono alcuni gestori che fuori dal coro non scendono a compromessi e, pur non prestando la loro scuola nuoto all’organizzazione dei corsi, permettono l’utilizzo dello spazio acqua.

Questi gestori hanno il coraggio di non essere schiavi di dettami capricciosi.

Ci dobbiamo unire e fermare questo scempio che sta rovinando una professione e sta portando ad degli odi e a delle guerre che non porteranno a nulla.

Uniamoci e facciamoci sentire, chiedendo al Senatore Paolo Barelli, presidente FIN, di permettere la formazione a 360°, se non alto a persone che non si occupano di nuoto per salvamento ma di salvamento vero e proprio.

SIAMO DI FRONTE AD UN ABUSO DI POTERE?

Può la FIN vietare l’accesso in dei luoghi pubblici gestiti da dei privati?

Chi sa rispondere con precisione e FONDAMENTO a questi quesiti ci illumini.

Circolare in allegato:



autore FISAgio


60 Comments

  1. La certificazione di scuola nuoto federale e’ una certificazione FACOLTATIVA che le scuole nuoto possono chiedere per poter fregiassi del nome della federazione oltre ad avere altri benefit come materiale pubblicitario lobato FIN
    Nel momento in cui la chiedi (e nessuno ti obbliga) non puoi metterti in concorrenza con la Federazione per fare una cosa che fa anche la FIN come i corsi di salvamento.
    Ogni gestore valutera’ pro e contro nell’avere la certificazione di SNF e fara’ la sua scelta liberamente, non vedo nessuno scandalo.

  2. io sono un gestore di impianti e’ faccio corsi per tutti, sono s.n.f. e’ mai nessuno mi ha detto niente, quindi non facciamo di barelli o della fin un diavolo, quella e’ una linea guida , ma nessuno viene nella tua piscina e’ controlla cio’ che fai!! w il salvamento, e’ naturalmente i corsi organizzati dalla FIN nella mia piscina sono sempre quelli dai quali escono dei veri IRON MAN….CIAO

  3. Perdonami Paolo, ma non e’ una linea guida, e’ un obbligo, se passo a un semaforo con il rosso e non mi danno la multa, non vuol dire che sia corretto passare con il rosso. Effettivamente non ci sono molti controlli, ma non vuol dire che si possa fare.
    Se vuoi la certificazione di SNF NON DEVI collaborare con le organizzazioni concorrenti.

  4. Concordo con Paolo. La decisione della F.I.N. a mio avviso, è proprio a tutela di questa professione che deve essere insegnata ed appresa in modo corretto.

  5. se tutto ciò fosse a favore della qualità dei corsi o per creare un’omogeneità dei brevetti…..niente da dire, sarebbe cosa giusta….la realtà è un’altra, la torta è sostanziosa e dividerla non piace.

  6. Francesco, non ci sembra corretto dire che solo la Fin può tutelare la professione perchè solo la Fin insegna la materia correttamente! Non siamo d’accordo. Ognuno segue i suoi programmi che sono molto molto simili e come da autorizzazioni statali rilascia il Brevetti.

  7. ..ciao a tutti…se lo vietasse solo nei suoi impianti,potrebbe anche essere lecito,il problema è che le piscine non sono della fin ma di privati o comunali gestite da privati…..quindi vietare a queste soc. di vendere spazi acqua per l’attività di F.I.S.A. e S.N.S.lo trovo un vero abuso….per di più (e mi spiace dirlo)facendo corsi per lo più poveri di contenuti….e poi per l’aspetto mare????cosa c’entra la F.I.N.????

  8. Ringrazio tutti per i commenti, vorrei solo ricordarvi che si tratta di salvare vite
    umane ed è secondo me fuori luogo, caro Riccardo, parlare di CONCORRENZA!! Mica vendiamo jeans! Poi un’altra riflessione va al fatto che è vero che l’affiliazione è facoltativa ma se si vuole concorrere nei bandi pubblici per la gestione degli impianti nel 99% dei casi è richiesta l’affiliazione alla FIN come requisito discriminante.
    Paolo, nessuno demonizza la F.I.N. ma purtroppo non sono linee guida sono dei divieti.

  9. Si magari non è corretto dirlo ma è quello che ho visto in 10 anni di esperienza lavorativa e partecipando anche ad alcune lezioni ed esami…Quando fai questo lavoro devi essere preparato a salvare vite “tra cui anche la tua”, se la FIN ha deciso così, potrà anche essere per motivi economici ma, come biasimarli? Parlo per esperienza personale poi,di certo, non bisogna mai fare di tutta l’erba un fascio.

  10. Secondo me FIN o nn FIN è un modo da parte di tutte le associazioni per fregarsi i soldiiiiiiiiiiiii!!in italia funziona tutto così!!qualcuno mi sà spiegare perchè ogni anno,ogni 2 anni dobbiamo pagare delle tasse alla nostra associazione di appartenenza??cioè noi dobbiamo pagare le tasse per salvare vite umane…ma stiamo scherzando!! e io che ho preso il brevetto di conduttore soccorritore di moto d’acqua della FIN( che nn è obbligatorio ancora per usare una moto d’acqua) devo pagare le tasse del brevetto MIP e quelle di quest’ultimo…ma che siamo pazzi!! noi tutti colleghi di ogni ente o associazione abbiamo buoni propositi e bellissimi ideali,ma in italia si fà tutto per i soldi e la FIN come tante altre fanno parte di questo sistema…senza nulla togliere alla preparazione che per quanto riguarda la FIN è ottimale e il corso come conduttore soccoritore con moto d’acqua è stato bellissimo e utilissimo!!

  11. Luca: comprendo la tua rabbia, ma non tutte le federazioni che chiedono soldi li fregano io personalmente i soldi del rinnovo li investo negli aggiornamenti SEMESTRALI che faccio fare.

    Francesco: non si deve fare di tutta un’erba un fascio, ma non credi che basandoti solo sulla tua esperienza personale, che magari e vastissima, e dire che solo la FIN fa corsi validi sia proprio fare di tutta un’erba un fascio? Magari vale nella tua zona ma l’Italia è grande.

    Davide: GIUSTISSIMO. HAI CENTRATO IL PUNTO!

    Io propongo di portare vanti il commento di Davide senza fare una poco costruttiva hit parade di chi sia più bravo a formare assistenti bagnanti perché ogni zona è peculiare per cui chiedo di focalizzare sulla questione sollevata da Davide ovvero la liceità di vietare spazi acqua.

  12. Infatti è la mia esperienza personale ma a quanto pare condivisa… Evidentemente alcuni rischi non possono essere accettati in nessuna zona D’Italia ed ecco la decisione che unisce l’utile all’ “utile”, proprio come dice Luca.

  13. Condivisa da chi? Il ministero mi sembra che dia fiducia a tre Federazioni, ma mi spieghi come mai quando le persone sono F.I.N. sono brave se poi convertono il loro brevetto in F.I.S.A. o S.N.S. Genova perdono le loro capacità? Per carità non cadiamo in banalizzazioni, i protocolli stabiliti sono validi poi ogni istruttore e fiduciario è una realtà a se stante, ci saranno istruttori validi e meno validi su tutti i fronti. Ripeto, la questione E’ UN’ALTRA:

    E’ LECITO OBBLIGARE I GESTORI DI UNA PISCINA PUBBLICA A VIETARE L’ACCESSO AD ALCUNI ENTI? SOLO PERCHE’ LA F.I.N. LI CONSIDERA MENO CAPACI E PERCHE’ NON VUOLE CONCORRENZA?

  14. Starai banalizzando tu il discorso… quello che sto scrivendo è una cosa seria perche ho visto regalare il brevetto a gente che a stento sapeva nuotare, remare, a gente che non conosceva le fondamenta della rianimazione e, non erano tesserati FIN… Questo è lecito?

  15. Capisco, io ho visto lo stesso per la F.I.N., vedo istruttori e Maestri di Salvamento che non hanno mai fatto ore di assistenza in mare e delegano i corsi a gente che non è neppure maestro di salvamento. Fiduciari Provinciali F.I.N. che non hanno nemmeno remato al corso di Maestro di Salvamento F.I.N.

    Ma di certo QUESTO NON VUOL DIRE CHE TUTTA LA F.I.N. SIA DA BUTTARE, NON VIETEREI A TUTTA LA F.I.N. DI FARE CORSI PIUTTOSTO INTENSIFICHEREI CONTROLLI DI QUALITA’ DA PARTE DI CAPITANERIA DI PORTO AI CORSI. Ti ripeto se andiamo avanti a dire chi sono i sommersi e i salvati è una discussione sterile e improduttiva.

    Se ti può interessare io mi occupo professionalmente di soccorso in acqua (mare fiume e lago) da 10 anni ho anche brevetti di Assistente Bagnanti esteri come quello della SLSGB (per l’oceano non per piscina) per cui sono d’accordo sull’eccessiva morbidezza dei corsi e del rilascio del brevetto ma la questione è un’altra la F.I.N. non vuole tutelare la qualita dell’insegnamento, se leggi la circolare permette il rilascio di brevetti con corsi abbreviati (pagina 3 della circolare F.I.N)!?!?!?

  16. Ho letto la circolare e non dice questo… Anzi si da la possibilità di insegnare il salvamento anche ai 14enni… Comunque sicuramente sara una trovata “economica” nessuno lo mette in dubbio ma, dall’esperienza avuta ho sempre pensato che prima o poi sarebbe successo… Buona serata.

  17. Leggi bene a pagina 5 parla proprio dei costi del corso abbreviato di 26 ore. A pagina 3 parla proprio di corso abbreviato a cui possono accedervi i possessori dell’attestato di “Nuoto per Salvamento” rilasciato dalle SNF. Cito testualmente:

    […] agli allievi frequentatori che abbiano almeno il 14°anno di età vera consegnato dalla S.N.F. un “Attestato di Abilità Nel Nuoto per Salvamento” rilasciato dalla F.I.N.
    […]
    “Il predetto attestato consente di accedere al “corso di formazione abbreviato”, previo test di accesso, per il conseguimento del brevetto di A.BB.-P da svolgersi secondo i programmi federali, per una durata complessiva di 26 ore (anziché 40).”

    Quindi rilasciano un brevetto in piena regola con 26 ore. Non si tratta di diffusione di cultura fra i ragazzi ma di corsi abbreviati per chi ha quell’attestato.

    Buona serata anche a te e grazie per gli interventi.

  18. L’utile a l’utile. La Fin non è certo un ente commerciale, ma un’associazione senza scopo di lucro, ha uno statuto che dice:
    art. 2) ” La F.I.N. ha lo scopo di promuovere, organizzare, disciplinare e diffondere le discipline sportive acquatiche del nuoto….Fa parte integrante della F.I.N. la Sezione Salvamento con lo scopo di promuovere……. l’ insegnamento, l’addestramento al salvamento, la prevenzione degli incidenti in acqua, e diffondere la conoscenza ed organizzare le pratiche di primo soccorso anche nell’ambito dei programmi del Servizio Nazionale di Protezione Civile….”.
    art. 4) L’ordinamento della F.I.N. è retto in base al principio di democrazia interna, nonché del principio di partecipazione all’attività sportiva da parte di chiunque, uomini e donne, in condizioni di uguaglianza, parità e pari opportunità, nonché in conformità con l’ordinamento sportivo nazionale ed internazionale.
    art. 5) La F.I.N. è affiliata alla Feder ation Internationale de Natation Amateur (F.I.N.A) della quale riconosce, accetta ed applica i regolamenti a condizione che non siano in contrasto con le disposizioni del C.I.O. e del C.O.N.I.; è altresì ader ente alla Ligue Europeenne de Natation (L.E.N.)., alla Confederation Meditarraneenne de Natation (COMEN ), alla Confederation Latina de Natacion ( COLAN ) e, attraverso la Sezione Salvamento è affiliata alla International Life Saving Federation ( ILS ) e alla International Life Saving Europe (ILSE).

    Non ci sembra che lo statuto parli di barricarsi e allontanare le altre esperienze! Voi cosa ne pensate?

  19. Francesco, quello che stai dicendo e grave! Ti preghiamo se confermi quello che dici di andare dagli enti giudiziari e denunciare il FATTO! E cosa gravissima, per noi che siamo padri di famiglia, è impensabile sapere che il bagnino della piscina non è in grado di salvarci!
    E’ ancor più grave che un bagnino non sappia vogare, visto e considerato che lo deve fare alla presenza di un pubblico ufficiale della Capitaneria di Porto.
    Pensi che gli ufficiali della capitaneria siano corrotti?

  20. Trovo veramente ridicolo tutto questo,la f.i.n. e brava solo a regalare brevetti,nn fanno neanche un aggiornamento ogni sei mesi,passano anni e sono al punto di partenza……confermato da ragazzi che sono con la f.i.n……visto che sabato lavoravo in piscina e ho parlato con un ragazzo del corso di BLSD fatto dalla F.I.S.A. dove viene rilasciato un certificato per far uso di DAE………….lui mi ha risposto che cos’è la DAE…..sn rimasto senza parole e gli ho chiesto cn chi ha il brevetto……F.I.N. no comment!!!!!!!penso che il nostro delegato gli dai una risposta del genere ti strappa via il brevetto……fate voi……e vogliono impedire alla F.I.S.A. di fare corsi?????credetemi avete tanto da imparare…ma tanto…….cari signori della F.I.N.

  21. Non e’ per cattiveria,ma e’ quelllo che io mi son sentito dire,giustamente ci sono degli ottimi istruttori,ma pero’ certi fiduciari provinciali sono scusami da paura.io dico come mai non vengono fatti gli aggiornamenti ogni 6 mesi?????penso che sia una cosa molto importante per quanto riguarda il salvataggio….

  22. Continuiamo con la storia degli aggiornamenti! Ma in tutti gli ambiti lavorativi l’aggiornamento te lo fa fare chi ti ha fatto formazione o chi ti fa lavorare??? Io sono ragioniere e laureato in economia e non mi hanno mai fatto aggiornamenti nè l’istituto tecnico nè l’università! Sarà il mio datore di lavoro a farmi aggiornare. E continuo a sostenere che se tu vuoi avere la possibilità di figurare come emissione diretta della Federazione (cioè certificato Scuola Nuoto Federale ) non puoi collaborare con le altre organizzazioni. Il problema è che tutti i gestori sanno che nel momento in cui metti il logo FIN fuori dalla porta, la gente è convinta che lavori bene. Avere il logo FIN è una garanzia per chi non ti conosce. Vuoi avere questo vantaggio? Non lavori con gli altri!

  23. Perdonami Riccardo ma secondo me non è proprio così, l’aggiornamento costante è solitamente previsto dalla quota di rinnovo, rifare ogni 3 anni 2 ore di aggiornamento è troppo poco, ed è la Federazione che deve provvedere. Altrimenti se uno non lavora ma fa il brevetto per cultura personale quando fa pratica? Ogni 3 anni?
    Poi come ben sai un’emergenza può capitare a chiunque e se quella persona ha il brevetto ma non lavora non è forse tenuta ad intervenire lo stesso? Quindi l’aggiornamento a mio avviso deve essere fatto dalla Federazione di appartenenza e poi anche dal datore di lavoro. Ma in primis dalla Federazione perché se sei per strada e uno si sente male lo puoi salvare comunque se sai dove mettere le mani.
    Ad esempio in GB gli aggiornamenti te li fa la Federazione e in più se vuoi lavorare ogni anno TI FANNO RIFARE LE PROVE FISICHE. Questa secondo me è maggiore serietà.

  24. Scusa Riccardo ma fai dei ragionamenti che noi non capiamo. 1) la formazione come dici tu dovrebbe fartela il gestore dello stabilimento o piscina dove svolgi il tuo servizio, giusto? Ok per la legge 81 ex 626 , devi essere formato e informato continuamente dei rischi del tuo lavoro, cosa che non ci risulta essere fatta se non in sporadici casi di cooperative ecc. in quanto non essendo un lavoro stabile si tende a fare i furbetti.
    PRIMA anomalia —- Come mai un ragioniere non deve pagare negli anni per continuare a lavorare mentre un bagnino si?
    SECONDA anomalia—- Un ingegnere poter svolgere la libera professione paga l’ordine che gli impone di svolgere un certo numero di corsi obbligatori all’anno, (corsi pagati dallo stesso ingegnere), i corsi vengono svolti da docenti segnalati dalla facoltà di ingegneria (link http://www.ingegneri.chieti.it/archivio/2008/752.pdf). Mentre un bagnino non ha nessun obbligo di aggiornamento per mantenere la qualifica se non quello di rinnovare un brevetto pagando degli oneri e basta.

    TERZA anomalia —– Emissione diretta della Federazione – che vuol dire- Non si deve più sottostare allo statuto della fin il cui scopo primario e quello di partecipazione all’attività sportiva da parte di chiunque? (vedi statuto stralcio all’altro commento)

    QUARTA anomalia —– Non crediamo che la FIN (a nostro avviso validissima federazione per lo sviluppo del nuoto come capacità che come agonismo) sia in possesso delle piscine dove esercita le sue scuole federali, ma per lo più gestisca impianti pubblici, pagati con i soldi pubblici i cui contratti sicuramente impegnano i gestori a far si che l’impianto sia il più possibile fruibile al pubblico e non come cosa propria.

    QUINTA anomalia —— La FIN non può collaborare con nessuna organizzazione, strano che una federazione che fa parte del CONI come UISP ad esempio e fa parte del ILS quindi di una serie di organizzazioni che svolgono salvamento, non cerchi il confronto migliorativo sul suo territorio ma si barrichi dentro il suo steccato.

    SESTA anomalia ——- ( premetto che molti dei nostri iscritti sono brevettati FIN) FIN e una garanzia? Perchè negare di doverlo dimostrare?

    Non crediamo proprio che FIN abbia la necessità di isolarsi nell’isola che non c’è!

    Questa storia ci ricorda cose molto, molto più tristi.
    Uomini e altri uomini che credevano di esserne migliori. “Se questo è un uomo” P. Levi

  25. Fisagiò e lifeguard, partite da un concetto sbagliato, che la quota di rinnovo serva a finanziare l’aggiornamento, forse per altri è così, ma per noi no. Il salvamento è la banca della Federazione da dove vengono attinte risorse per finanziare anche l’attività agonistica. Un atleta di vertice (olimpiadi, mondiali) costa decine di migliaia di euro l’anno tra collegiali, trasferte, allenatori federali, etc. E’ un controsenso battere le mani a Federica Pellegrini e company quando vincono e sputare su come vengono raccolti i fondi per farla nuotare e fare emergere nuovi campioni. Grazie alla FIN viene creato un circolo virtuoso di cultura al nuoto, in televisione si vedono i nostri campioni, le mamme iscrivono i bambini ai corsi di nuoto e alle squadre agonistiche. In un momento di crisi le piscine hanno le code delle persone che vogliono iscriversi ai corsi. Come mai? Credo che solo la Federazione possa parlare di cultura dell’acqua a 360°, le altre organizzazioni si occupano solo di un settore di tutto questo, il salvataggio e naturalmente non sto dicendo che se ne occupano peggio della FIN, infatti non sono entrato nella discussione di chi sia più bravo.
    Venendo alle anomalie:
    1) Penso di aver spiegato perchè la Federazione chiede i soldi
    2)Non è un problema della FIN ma di legge, scrivi al Ministero
    3)Quando parlo di emissione diretta intendo dire che uno si aspetta che tu rispecchi il credo della Federazione, quindi a maggior ragione devi rispettare le regole FIN
    4)Quando un gestore vince un impianto può decidere un sacco di cose: fare manifestazioni o no, agevolare alcune categorie o meno, quindi ha piena discrezionalità tanto è vero che al di la dei divieti federali non credo che un gestore sia obbligato a dare la vasca a organizzazioni per i corsi di salvamento, lo fa solo se ha un guadagno, stai tranquillo che se per fare un corso di salvamento (di qualsiasi organizzazione) deve rinunciare a un bel corso di acquagym per signorotte, in quell’impianto non entrerai mai!
    5)Non ho capito, mi risulta che solo la FIN sia nella ILS, infatti la FIN collabora con tutte le organizzazioni della ILS, se anche la UISP o le altre organizzazioni (SNS o FISA) sono nella ILS ditemelo, vi ringrazio dell’informazione ma proprio non lo sapevo
    6)Quando parlavo di garanzia intendevo che se un gestore espone la targa FIN una persona si fida di come vengono fatti i corsi (di nuoto) la garanzia è verso il gestore, che la FIN sia una garanzia verso il nuoto (anche sul salvamento) è acquisita nell’accezione comune. Ferma il primo che trovi per strada e chiedi cosa pensa della Federazione Italiana Nuoto.
    L a FIN non si isola, ho spiegato che collabora con la ILS: 1 membro della commissione didattica della FIN è nella ILSE, la FIN si confronta con organizzazioni internazionali, è una scelta, non vedo perchè debba essera criticata.
    La citazione non l’ho proprio capita….scusa l’ignoranza

  26. Riccardo, definiscimi romantico ma il tuo discorso mi ha messo tristezza. Se i rinnovi servono a finanziare l’agonismo beh allora proprio non ci siamo. Ma questo è solo il mio punto di vista.

    L’argomento ILS non è proprio così. Mi spiego. La FISA e l’SNS non potranno mai entrare nella ILS FINchè (gioco di parole!) la FIN in qualità di Full Member appartenente alla stessa nazione dei richiedenti e vota a sfavore. Il regolamento ILS stabilisce, infatti, che senza questo consenso, non ci può essere ingresso.Questo lo trovi nell’articolo 2.2.2 del Regolamento ILS (BY-LAW in inglese)al punto A comma 6. Riporto testualmente:

    6)Applications for associate in a Nation where there is an existing Full Member will only be consider where the applicant has been nominated by this Full Member.

    Traduco:

    6) Le domande per associarsi in Nazioni dove è già presente un Full Member (Socio con pieno diritto di voto) sarà presa in considerazione là dove il richiedente sarà nominato dal Full Member

    Questo è successo meno di un anno fa con noi della F.I.S.A. dove tutti i Full Member ILS erano favorevoli tranne la F.I.N. che ci definiva troppo inesperti. Quindi caro Riccardo ancora una volta la F.I.N. non permette a noi e alla SNS Genova di entrare nella ILS, ma la cosa non stupisce, non ci lasciano le piscine, figurati se ci lasciano collaborare nella ILS! Australia e Gran Bretagna invece hanno ciascuna due federazioni appartenenti alla ILS.

    Chiusa questa parentesi spiego brevemente che sia la mia citazione sommersi e salvati sia l’altra citazione di P.Levi volevano essere una sorta di monito contro la discriminazione e il sentirsi suoperiori o meglio di altri in quanto non porta a nulla di buono.

  27. La vedi male, i soldi del salvamento servono a creare cultura dell’acqua attraverso e grazie anche all’agonistica! Se in Italia ci sono 5.000.000 di praticanti abituali del nuoto (persone che vanno a nuotare regolarmente) grande merito è della Federazione. Questi 5.000.000 di praticanti difficilmente entreranno nelle statistiche degli annegati. Per noi è una grande cosa.

  28. Riccardo grazie della tua risposta.
    E’ con lo scambio di idee che si possono allargare gli orizzonti.
    Quel che fa FIN con i soldi del brevetto non è affar nostro e siamo contenti se finanziano l’avvenire dei futuri campioni!
    La fila alle piscine è dovuta ad una serie di motivi fra cui nuovi modi di vivere l’acqua, come l’acquagym , l’idrobike, la subacquea, l’apnea, terapie di riabilitazione, ecc ecc (l’acqua fa bene).
    Il discorso di scrivere al ministero ci piace molto e ci piacerebbe ancor di più se a scrivergli fossero FIN , FISA e SNS, a noi interessa avere un Assistente Bagnante sempre più professionale, specializzato capace di salvare vite in ogni condizione, ci piacerebbe che un Bagnino potesse vivere dignitosamente di questo lavoro tutto l’anno, ci piacerebbe che si comprendesse il valore di una professione che contribuisce a fare turismo , economia e sicurezza.

    Per quel che riguarda il discorso che fai sui gestori e su come debbano usare l’impianto comunale, ho dei grossi dubbi che spero di potermi chiarire al più presto, non credo proprio che il contratto di gestione sia solo di tipo commerciale e non abbia delle clausole di tipo sociale come il massimo della tariffa applicata per l’ingresso il massimo per affittare una corsia , l’ingresso agevolato per diversamente abili, tariffe particolari per scolaresche, il dover permettere certi tipi di manifestazioni ecc ecc.

  29. Ciao a tutti !
    Mi presento, sono Marco P. sono italoscozzese e di mestire faccio il swimming pool supervisor presso la piscina del College di Dundee.
    Oltre che lifeguard sono T.A. (Maestro di salvamento) della U.K.Lifeguard Associazione che è un mebro dell’ ILS.
    Sono ancora innamorato dell’Italia e del mio mestiere, mi incuriosisce molto questa pagina internet e in special modo quest’articolo.
    Come dicevano i nostri nonni: “troppi galli a cantar non fa mai giorno”.
    Ho l’impressione di vedere dei cani che si stanno azzuffando sull’osso usando tutti i mezzi leali o sleali per ostacolare il prossimo.
    Dove l’osso a mio parere sono solo interessi economici.
    Vi e’ mai passata l’idea di sedervi al tavolo e cercare di ragionare?
    Magari creando un’unica societa’ o un’associazione di federazioni dove tutti parlano la stessa lingua?
    Vi siete resi conto che avete sfornato brevetti per i prossimi 50 anni a prezzi scandalosi.
    Avete province che hanno migliaia di brevettati e neanche un metro di mare, con forse 4 o5 piscine al massimo.
    Perche’ fare un corso dietro l’altro e continuare a creare dei futuri disoccupati?
    E se si riesce a fare questo lavoro, dura per lo più qualche stagione e quasi sempre è sottopagato.
    Perchè continuare a dare illusioni e vantarsi che il brevetto è valido all’estero quando questo non è vero come dimostrato dalla mia esperienza personale (ne abbiamo gia’ parlato mi sembra)?
    Credo che bisogna fare corsi in base all’esigenza del territorio, non per arricchirsi e rubare soldi a dei giovani.
    Come potete pensare di lasciare in essere un brevetto se quel lifeguard non viene continuamente aggiornato e verificato?
    Del resto, come già detto in altre volte, con il mio brevetto, in Scozia, mantengo la mia famiglia!
    Ad ogni aggiornamento ed esame di mantenimento rischio di diventare un disoccupato.
    Nella sola Dundee ci sono 120.000 abitanti e più piscine che in tutta la Puglia.
    Perche’ non vi date una regolata…….buon lavoro a tutti.

  30. Purtroppo Marco, per sedersi ad una tavolo ci devono essere persone disposte al dialogo. Questo forum è un buon inizio, almeno ci si confronta ma come vedi queste circolari non fanno ben sperare al dialogo. Mi fa piacere sentirti!

  31. Estremamente negativo il commento di Marco, io non sono un cane, non rubo soldi a nessuno e non creo disoccupati, mi sembra che conosca bene l’italiano, come puoi usare certi termini? conoscerà bene la situazione in Scozia ma evidentemente non quella italiana. Buona continuazione.

  32. Caro Riccardo,come mai solo tu ti offendi?io ho usato il termine “cani” non “cane”.

  33. Marco a nostro parere il tuo intervento è un pò duro e forse non del tutto corretto.
    Riccardo ti preghiamo di rimanere a questo tavolo!
    Come già detto il nostro interesse è quello di migliorare la condizione professionale dei Lifeguard Italiani sia essi brevettati FIN che FISA che SNS.

    I Lifeguard Italiani vi chiedono di fare in modo e in maniera di portare i nostri problemi all’attenzione dei nostri governanti e vi chiedono di proporre agli stessi delle leggi per accrescere la nostra professionalità, in questo come Marco Lifeguarditalia vede la necessità di un tavolo di lavoro in merito.

    La vita umana di un Lifeguard, di un bagnante nuotatore e non sono la cosa più importante!

    Il salvadanaio dei brevetti non puo mantenere soltanto l’agonismo ( che potrebbe mantenersi da solo come fanno le altre federazioni come ad esempio la federazione di scherma che porta grandi risultati sportivi al nostro paese) ma anche ad accrescere la professionalità degli A.B. .

    Marco vede la situazione italiana dall’esterno e dall’interno, visto che nei precedenti commenti ad altri articoli ci ha detto di passare tanto tempo in Italia.

    E il fatto che le tre associazioni di categoria litighino fra di loro è un dato di fatto.

    Il fatto di creare disoccupati non è certo per colpa esclusiva della FIN, ad esempio nella nostra provincia dominata dalla SNS vengono sfornati circa 200 brevettati all’anno a fronte di 150 posti di lavoro fra stabilimenti e piscine, questo tutti gli anni, quindi in 2 anni ci sono 250 bagnini in più rispetto alla richiesta.

    Non ci vuole molto a capirlo.

    Non crediamo che limitare il numero dei brevettati di quelle società che di fatto non possono usufruire degli spazi d’acqua sia una soluzione adeguata.

    Nella Speranza che questa discussione trovi una via maestra vi ringraziamo per esservi messi in gioco.

  34. la solita cattiva abitudine italiana di volere il monopolio per fare i c…i! propri alla faccia degli interessi della comunita’. si da il caso che in italia il legislatore conoscendo gli italiani, abbia mantenuto addirittura 2 polizie, la polizia di stato e i carabinieri proprio per evitare che ci fosse pericolo per la democrazia in tempi ancora non sospetti.non vedo perche non devono esserci fin sns e ora anche fisa a propagandare la sicurezza in acqua e la cultura marinaresca e le discipline della BLS BLS-D .ora la fin a cui appartengo ancora, non ha mai brillato per onesta morale e intellettuale nei suoi dirigenti massimi e barelli ne e’ la prova con i suoi comportamenti omer…i, quasi da boss ma…so. la cultura e lo sport non sono un ministero dove fare soldi e potere ma luogo deputato a rendere migliori i giovani e a rendere un servizio utile alla comunita’ QUESTO NATURALMENTE IN UN PAESE CIVILE ! MA FORSE NOI NON SIAMO IN SVEZIA !

  35. Riccardo, non devi mal interpretare il discorso di Marco e intenderlo sul piano personale, io credo che lui abbia ragione e si sono ampiamente visti gli interessi economici, cito chi diceva di unite l’utile all’ “utile”.

    Per quanto riguarda il problema lavorativo sollevato da Marco credo che tutti converranno che nel sistema attuale avere bagnini “usa e getta” sia meglio ai fini economici che non avere professionisti che lo fanno da una vita, pensate a quanto costa un corso rispetto ad un rinnovo, quindi il turnover di cui parla Marco c’è, e soprattutto sta bene così, cosa che mi fa incazzare (francesismo) per due motivi 1- fa degli assistenti bagnanti dei NON PROFESSIONISITI 2- non li fa tutelare dal punto di vista lavorativo perché “se non ti va bene così tanto ce ne altri 8 come te!”. Chiudo parentesi.

    L’unico punto che forse mi fa dissentire da ciò che ha detto marco è il numero di brevetti. Mi spiego, è vero che ce ne sono molti di più rispetto alla domanda, ma molte persone lo fanno come bagaglio personale senza la pretesa di avere un lavoro, per esempio alcuni lo fanno per impiegarlo nel volontariato, per cui, in un certo senso, ci sta che ce ne siano tanti.

  36. Che ci provino a non darci lo spazio acqua: la nostra sez. SNS è iscritta al Registro delle Organizzazioni di Volontariato e al Coordinamento di Protezione Civile: quando la sezione organizza un corso da bagnino di salvataggio prepara professionalmente un operatore di salvamento, ma anche un possibile Soccorritore Volontario di Protezione Civile pronto all’occorrenza a mettersi a disposizione della collettività.
    Ma questi corsi devono essere effettuati come si deve, oltre la prova in acqua quante scuole di salvamento rilasciano l’abilitazione al BLSD – PBLS – uso dell’ossigeno – barella spinale in ambiente acquatico, un operatore di salvamento in questi anni deve anche saper fare questo, noi dal 2005 lo facciamo, e voi… siete capaci solo di tentare di vietare…….. ma aggiorntevi..
    salutoni
    piero

  37. Si però ragazzi non ci si può allontanare ogni volta che qualcuno usa delle metafore un po’ forti! Non si possono sempre lasciare cadere le cose.

    Comunque tirando le somme questo argomento per i soli addetti ai lavori deve comunque far riflettere le persone su quanto poco interessi una costruttiva collaborazione fra le parti.
    VIETARE di darci le corsie con le scuse più assurde tipo per “tutelare la garanzia?” Ma scusate se uno vende mele bacate e uno mele buone tutti andranno da chi vende quelle buone non serve vietare di vendere le vele marce, le mele marce si auto elimineranno (la famosa mano invisibile di Smith!). La FIN si barrica dietro presunti precetti morali per poi difendere ben altri interessi economici e si è visto dal blog con l’affermazione unire l’utile all “utile”. Ragazzi non ce l’ho con gli assistenti FIN che considero colleghi, ma con la loro DIRIGENZA che con questi divieti e circolari non fa altro che fomentare astio che non porta a nulla di buono. Questo è quanto ho capito dalle parole che sono uscite in questa discussione.

    Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato e quelli che, una volta sbolliti gli animi,vorranno partecipare ancora.

    See you.

  38. quando volete fare 2 chiacchiere o avere delucidazioni sulle linee della FIN volentieri, ma se leggi gli ultimi interventi sono di attacco alla FIN e io non ho nè la voglia ma sopratutto l’autorità per difendere le scelte della FIN. Sottolineo che sono disponibile alle chiacchiere perchè con tutta la buona volontà non credo che si possa fare molto di più, è inutile parlare di tavoli per discussioni o per cambiare le cose, forse vi dovete rendere conto (visto che io lo so benissimo) che non contiamo niente nelle scelte strategiche delle nostre organizzazioni. Mi sembrano le prese di posizione su facebook contro i politici, milioni di adesioni e non cambia niente. Non voglio spegnere il sacro fuoco dell’entusiasmo di qualcuno di voi (e lo ammiro), ma sinceramente a me si è spento da un po’ e quindi cerco di lavorare al meglio con le regole che ha fatto qualcun altro.
    Buona serata a tutti.

  39. Caro Riccardo
    Ci tengo a ribadire che non ho nulla di personale nei tuoi confronti e tantomeno nella FIN,e non volevo ne ferirti e ne darti del ladro,ma purtroppo ogni tanto mi girano,che ci posso fare.
    Purtroppo ci sono delle cose “italiasche” che non riesco a digerire e non mi stanchero’ mai di urlarle al mondo.
    Credo nella sicurezza,nella professionalita’ e nella fraterna rivalita’.Pensa che in uk abbiamo piu’ di una federazione di nuoto vai su http://www.swimming.org/ e fraternamente dividono tutto.
    Pensa che in casa siamo due full swimming instructor che possono formare istruttori io per la http://www.sta.co.uk/ mia moglie per la http://www.swimming.org/asa/ .Ed e’ bellissimo parlare con persone provenienti da altre didattiche ed esperienze,da un punto di vista professionale ti spinge sempre a fare di piu’ e meglio.
    Purtroppo i risultati pendono a favore uk,sai quanto mi rode nelle notti di luna piena quando mia moglie confronta il medagliere delle vittorie italiane con quello britannico.
    Un abbraccio a voi tutti cerchero’ in futuro di controllare my mediterranean blood

  40. Grazie Riccardo appreziamo moltissimo le tue parole e la tua presenza nel nostro blog.
    Capire qualcosa che è a non conosciamo è importante e quindi ti preghiamo di rimanere fra noi.
    Certamente a noi bagnini, di qualsiasi federazione, ci farebbe piacerebbe valere di più, rispetto ai balneari, le istituzioni e anche dentro le federazioni.
    Siamo sicuri di meritarcelo, e per questo che siamo quà!
    Molti di noi con questo lavoro ci sfama le famiglie.
    Per quanto concerne il resto, iniziamo a parlarne!

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