Rimini – Sciopero bagnini, multe ai bagni

Sabato le magliette rosse del salvataggio incroceranno le braccia ma le istituzioni promettono il pugno pesante

RIMINI – Tutti i Comuni interessati dallo sciopero dei bagnini di sabato prossimo (Rimini, Riccione, Cattolica, Misano, Bellaria Igea Marina) si autotuteleranno attraverso il monitoraggio del servizio di salvataggio e con una sanzione di circa mille euro, nel caso in cui non venga garantita la sicurezza dei bagni ai turisti.
Sciopero dei bagnini con fischietti e volantinaggi sul bagnasciuga, e i divieti di balneazione con la bandiera rossa issata dai gestori.
Proprio per lo sciopero dei bagnini, la Capitaneria di porto di Rimini ha intensificato il pattugliamento in mare, ma anche i controlli a terra sul servizio di salvataggio offerto dai gestori, trovando solo due presunte irregolarità tutte da verificare; altre quattro sono quelle rilevate dalla Polizia municipale.

La decisione è trapelata al termine del tavolo di oggi coi bagnini di terra e di mare, guidati rispettivamente da Giorgio Mussoni, presidente Oasi-Confartigianato, e dal sindacalista Mauro Rossi, Filcams-Cgil. Il vertice, a cui hanno partecipato l’assessore al Turismo della regione Guido Pasi, il collega Fabio Galli per la Provincia di Rimini e i rappresentanti dei cinque Comuni della costa, si è concluso con un nulla di fatto.

Il 10% delle spiagge, in vista dello sciopero di sabato, risulta coperto grazie all’accordo raggiunto con due associazioni degli operatori balneari, Consorzio marina riminese (Confesercenti) e Sib (Confcommercio). Poi ci si affida ai bagnini concessionari della spiaggia che hanno anche il brevetto di salvataggio. Ma i più, se da qui a sabato non si cambia registro, dovrebbero issare “bandiera rossa”.

La Provincia, spiega l’assessore Galli, “non ha competenza sulla materia” ma l’intervento era doveroso “per auspicare che la controversia sia risolta al più presto”. Però, di fatto, il tempo stringe e il tavolo non ha portato miracoli: “I margini sono stretti”, conferma l’assessore. Che esprime tutto il suo malcontento: “Non garantire la sicurezza in mare in un momento cruciale della stagione, quale il weekend che precede il ferragosto, è un motivo di doglianza e una sconfitta per tutti”.

Perché “questa vicenda – prosegue – danneggia l’immagine del nostro turismo che ha fatto dell’efficienza dei suoi servizi il suo punto di forza”. A monte del contenzioso poi, sottolinea Galli, “cifre minimali”, l’aumento per i bagnini di salvataggio di 30 euro mensili in busta paga per un accordo triennale. “E per così poco – continua il rammarico dell’assessore – si arreca un danno di immagine che non ha prezzo”. E ancora, lamenta Galli: “Il problema poi si doveva affrontare e risolvere prima, non sotto Ferragosto”.

Fonte: http://www.romagnanoi.it

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La protesta è quella di circa 400 marinai di salvataggio soprattutto della Cgil, contro un centinaio di titolari di stabilimenti aderenti a Oasi Confartigianato e Legacoop che non hanno sottoscritto una trentina di euro in più nel contratto integrativo, accettate invece da Confesercenti e Confcommercio i cui circa settanta bagnini hanno regolarmente lavorato.

C’é stato un doppio appuntamento con cartelli e megafoni in spiaggia a Rimini e Riccione; dopo, alcuni manifestanti hanno protestato a Viserbella davanti allo stabilimento del presidente di Oasi, Giorgio Mussoni, al quale hanno lasciato alcune monete a mò di sberleffo.

Non è dunque stata bloccata l’astensione di oggi, dopo l’intervento nei giorni scorsi del garante della legge sullo sciopero che aveva fatto invece revocare il secondo del 16 agosto.

Era intervenuto anche l’assessore regionale al Turismo, Guido Pasi, per tentare una mediazione, ma Oasi e Legacoop – sottolinea Mauro Rossi della Filcams – mentre chiedevano un servizio minimo di salvataggio nel giorno di sciopero ribadivano però “la loro totale indisponibilità a procedere al rinnovo contrattuale”.

In alcuni casi il servizio minimo è stato garantito dai gestori in possesso del brevetto di salvataggio.

Molti i controlli della Polizia municipale sulla battigia, che ha anche vigilato sull’efficienza del servizio offerto direttamente dai gestori: il Comune li aveva infatti diffidati dall’aprire senza garantire tutti gli orari previsti.

Lo sciopero non ha comunque creato troppi disagi né gravi incidenti in mare.

La Cgil ha inoltre chiesto al prefetto di riconvocare le parti per la soluzione della vertenza e sta valutando se denunciare come antisindacale la sostituzione degli scioperanti da parte dei gestori.

Rossi della Filcams ha espresso soddisfazione per l’adesione “praticamente totale” dei bagnini interessati dallo sciopero.

Fonte: http://www.giornale.sm

La risposta di Confartigianato:

One Comment

  1. gli do piena ragione visto che la paga del bagnino nn e’ giusta per la responsabilita’ e ha cosa rschia quando deve uscire con il mare grosso visto che ne so qualcosa in materia dopo 20 stagioni sul campo.

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